Consulenza legale per crisi d’impresa a Campobasso: guida operativa dello Studio Legale Fiorentino
Le imprese molisane, in particolare le PMI, attraversano fasi con tensione di cassa, scadenze concentrate e richieste delle banche. Intervenire prima che la criticità diventi insolvenza è decisivo. Questa guida dello Studio Legale Fiorentino illustra come avviare una consulenza legale per crisi d’impresa a Campobasso, quali strumenti considerare e quali dati raccogliere. Con il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, l’imprenditore deve adottare adeguati assetti e sistemi di controllo. Da dove partire? Quando scegliere composizione negoziata, piani attestati di risanamento o accordi di ristrutturazione dei debiti? E come gestire i rapporti bancari senza interrompere la continuità operativa? Proponiamo un percorso essenziale, orientato a misurare, negoziare, formalizzare e monitorare, utile nella prevenzione e nella gestione.
Quadratura del problema: crisi non è ancora insolvenza. La crisi è squilibrio economico-finanziario che può essere recuperato con interventi tempestivi; l’insolvenza è incapacità definitiva di adempiere. Obiettivo della consulenza legale è mappare i rischi, ordinare i flussi informativi e selezionare lo strumento idoneo: piani attestati di risanamento, accordi di ristrutturazione dei debiti o composizione negoziata della crisi. Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza e l’art. 2086 c.c. impongono adeguati assetti organizzativi: reporting periodico, budget di cassa e indicatori di allerta. Un perimetro chiaro consente di trattare con banche, fornitori e Agenzia delle Entrate-Riscossione su basi verificabili.
Consigli pratici per agire entro 30-90 giorni:
– Mappa finanziaria: analizza DSCR, PFN/EBITDA, aging fornitori e scadenziario fiscale; individua picchi di fabbisogno.
– Assetti e controllo: attiva un cruscotto mensile su ricavi, margini, capitale circolante e covenant bancari.
– Data room: bilanci, situazioni infrannuali, estratti conto, esposizioni, contratti, contenziosi, garanzie, pagamenti sospesi.
– Gestione rapporti bancari: apri un tavolo unico; richiedi standstill breve e rinnovo linee in cambio di piano verificabile.
– Scelta dello strumento: composizione negoziata della crisi se serve un facilitatore e trattative multilaterali; piani attestati di risanamento per accordi rapidi con banche e principali creditori; accordi di ristrutturazione dei debiti se serve omologazione e protezione dagli atti esecutivi.
– Documenti chiave: piano industriale, business plan a 24 mesi, piano di cassa a 13 settimane, term sheet con creditori, milestones e covenant di monitoraggio.
– Esecuzione: firma accordi, attiva reporting, verifica scostamenti e adegua le misure.
Campobasso e il contesto locale: molte PMI operano in filiere agroalimentari, edilizia e servizi. La composizione negoziata si attiva sulla piattaforma delle Camere di Commercio; il Tribunale di Campobasso gestisce omologhe e misure protettive. Le banche del territorio guardano a qualità del piano e trasparenza dei dati. Valuta anche dilazioni con Agenzia delle Entrate-Riscossione e rateazioni contributive. Per un quadro normativo e operativo più completo, approfondisci la consulenza su diritto bancario e crisi d’impresa a Campobasso. Domanda guida: qual è il mix minimo di interventi (cassa, costi, debito, governance) che ripristina la continuità in 6-12 mesi?
Prevenzione, metodo e trasparenza sono la base: misura gli squilibri, scegli lo strumento adatto (piani attestati, accordi o composizione negoziata), presidia i rapporti bancari e formalizza un piano monitorabile. In questo modo la crisi resta gestibile e la continuità aziendale diventa un obiettivo realistico. Se desideri confrontarti su indicatori, opzioni giuridiche e passi operativi, richiedi una valutazione iniziale e prepara la documentazione essenziale.














